Marvel Now! – Guardiani della Galassia

di Rorschach 3

E’ giovedì, e sapete benissimo cosa significa: una nuova recensione su un numero uno di Marvel Now!  (per Age of Ultron, si dovrà aspettare il mese prossimo).

E il numero uno di oggi è  quello sui Guardiani della Galassia. Ai disegni abbiamo il piacere di ritrovare Steve McNiven (Civil War, Old Man Logan), mentre ai testi c’è il solito Brian Michael Bendis, che non pago di aver scritto lo scrivibile sulle testate ‘vendicative’ e di imperversare attualmente su quelle mutanti, adesso si butta anche sulle saghe cosmiche della Casa delle Idee.

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Dirò la verita: questa parte dell’Universo Marvel è quella che conosco di meno, essendomi avvicinato ad essa solo durante l’evento Annhilation, ed avendola abbandonata poco dopo per ragioni di portafoglio. Ragion per cui leggere quelle storie ha per chi vi scrive un pò il fascino dell’ignoto, perchè ogni personaggio o ogni razza che si possono tirare fuori per me sarà qualcosa di completamente nuovo… e sono sicuro di non essere il solo. Il che è un peccato, perchè fuori dalla Terra, nelle profondità del cosmo, anche in un universo di fantasia c’è tantissimo da scoprire.

E come se la gioca Bendis in questo ambito? Al suo solito modo: prendendo un personaggio poco trattato e cominciando a lavorarci su. Ed in questo caso si tratta di Peter Quill, alias Starlord.

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Il primo numero di ‘Guardiani’ è sostanzialmente la storia della sua infanzia, e di come sia diventato quello che è. Solo alla fine possiamo vedere l’attuale formazione dei Guardiani, a cui si è aggiunto nientemeno che Tony Stark.

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Due cose sono da dire: la prima è che la qualità dell’albo è a dire poco eccelsa. Ottimo storytelling, ottimi disegni. E questo c’era da aspettarselo, dati i nomi coinvolti di ottimo livello.

L’altra è una piccola critica, che forse deriva dalla mia scarsa conoscenza delle saghe cosmiche della Marvel: un lettore che non ha mai letto nulla di ‘cosmico’ capisce circa la metà delle cose che vengono spiegate nel numero.

Come ad esempio la presenza di Tony: l'idea viene da Avengers Assemble, e la realizzazione avviene in Iron Man. Se non hai letto questi fumetti, la sua presenza, nemmeno spiegata, fa un botto strano.
Come ad esempio la presenza di Tony: l’idea viene da Avengers Assemble, e la realizzazione avviene in Iron Man. Se non hai letto questi fumetti, la sua presenza, nemmeno spiegata,appare molto strana.

Io bene o male ce l’ho fatta, ma solo perchè ho un’infarinatura di questo tipo di storie: ma qualcuno che sia avvicina al fumetto senza avere un solido background fumettistico ha una buona probabilità di rimanerci deluso, o almeno confuso.

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Decisamente non un ‘punto d’inizio ideale per nuovi lettori’, ma comunque un lavoro di ottimo livello.  Se i numeri successivi saranno come questo, siamo di fronte ad una piccola perla.

Commenti (3)

  1. Da lettrice quasi totalmente neofita, devo dire che l’albo lo si legge senza farsi domande. Perch� Ironman sia l�? “Bho, ci sta. Andiamo avanti.”
    Quel che invece mi sento di criticare (da lettrice neofita etc.) � che ci ho trovato poca fantasia, poca novit�. Insomma nulla di nuovo, mai visto o vagamente riadattato. L’unica cosa simpatica � trovarsi un procione ed il solito pu***none al capezzale di un letto d’ospedale…

  2. La storia a cui ti riferisci � quella di Nova, che si trova nell’albo ma che non ho recensito…

  3. Chiedo umilmente venia… >_<

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