Komixjam alla scoperta di GUMITIEN

di bila 7

gumitien

Da bambino una delle frasi più divertenti che aleggiava nella mia mente era quella del Brucaliffo, in Alice nel paese delle meraviglie (Disney) che interrogava alice con un: “Cosa Esser Tu?” (certo poi c’erano anche Yoda e Ciribiribì, ma erano altre cose). Lo stesso interrogativo credo, ma non vorrei metterci la mano sul fuoco, di averlo formulato quando ho letto la prima volta il nome Gumitien. E voi, lo sapete chi o cosa è Gumitien?

Ammetto che mi piacerebbe sguinzagliarvi per la rete alla ricerca di informazioni, ma se lo facessi verrei meno al mio ruolo di “informatore”.

Mesi fa, il caro Aoikage (fantomatica creatura metà uomo metà Android) mi passò un link dicendomi: “dai un’occhiata”. Io in quel momento ammetto di non aver dato niente se non un: “ricordarsi di ricordare” (avete presente quei post it mentali che si fanno in certe occasione e che, proprio come quelli fisici, scompaiono per riapparire quando meno te lo aspetti), lasciando per qualche tempo cadere nel dimenticatoio la cosa.

Tempo dopo però dietro il piccolo e effimero post it mentale, si palesò assieme all’impulso di avvertire Aoikage per il  Komixjam Manga Contest e, sapete come funzionano queste cose, diedi la priorità a quel pensiero scomparso e appena ritrovato (mai rischiare che torni nel “pericoloso” “torrente dei pensieri disordinati”).

Quello che mi si parò di fronte clicccando sul link (ripreso grazie alla “santa” cronologia delle chat) fu un lavoro di animazione che aveva qualcosa di particolare. Era “semplice” (credo sia il termine giusto), non forzato ne’ pretenzioso, tuttavia mostrava un potenziale davvero fuori dall’ordinario.

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Ho pensato: ” Però, bravo sto giapponese/koreano” (be’ sì… i preconcetti purtroppo sono difficili da cancellare). L’unica cosa sbagliata nella mia affermazione era però proprio l’origine, aveva infatti di fronte il lavoro di un artista italiano. Anzi a dirla tutta, non si trattava di un lui, ma di una lei: tale GUMITIEN.

Così ho fatto le mie ricerche, spulciato i vari video, apprezzato i suoi lavori e riso per i video demenziali collegati (non ditemi che nessuno di voi usa youtube in questo modo…cliccando su qualcosa del tipo: animali con lo sguardo assassino); arrivando ad una decisione, quella di intervistare assolutamente questa artista, e saperne di più.

Gumitien, all’anagrafe Angela Vianello, è una ragazza Trentina che ha un ottimo seguito sul web. La sua fama è dovuta, soprattutto a White, un anime scritto, disegnato e animato da lei. Navigando in rete potete trovare molte notizie su White e sugli altri lavori di Gumitien, ma la nostra idea era molto più interessante: perché non chiedere direttamente a lei? Così mi sono messo in azione e ho cercato di contattarla  e, per fortuna, non ho trovato grosse difficoltà, così, nel giro di poco tempo, sono riuscito a farle qualche domanda.

Da quanto tempo hai intrapreso questa “strada” e come è nato il tuo legame al mondo manga?

E’ da quando ho 13-14 anni che leggo manga, e dai 15 che li disegno. Il primo manga che lessi fu “slayers” (gli incantesimi di rina) e chi mi ha fatto conoscere questo mondo (in generale a cultura orientale) sono stati i miei genitori. Mio padre registrava sulle VHS gli anime e i vecchi film di arti marziali… che al tempo andavano in onda ad ora tarda e su canali “strani”. Mia madre poi mi fece conoscere proprio il primo manga che poi lessi . I miei genitori hanno una piccola palestra di arti marziali, quindi per me è sempre stato semplice approcciarmi alla cultura orientale, la mia fortuna è sempre stata questa 

Pensi mai a come sarebbe stato se fossi nata in Giappone? So che è un discorso molto ipotetico e legato ad una infinità di variabili ma: credi che avresti scelto lo stesso questo “mestiere”?

Nascere in Giappone ed avere la passione del manga sarebbe stato complicato quanto farlo qui. Qui in Italia è poco ricercato, in Giappone lo fanno tutti. Due estremi che danno lo stesso risultato= difficoltà nel trovare lavoro. Se fossi nata in Giappone con lo stesso tipo di vita e famiglia ovviamente avrei fatto lo stesso mestiere.

Come è nata l’idea delle fiabe manga e di White?

fiabe on manga … boh. In realtà sono solo una serie di video… gli anime mi sono sempre piaciuti di più della nostra cultura (per gusti personali) e quindi da sempre mi immaginavo film o cartoon in versione anime … ora l’ho solo reso pubblico . Infatti in futuro proverò a fare lo stesso coi film cult.

White … beh… ho sempre adorato l’animazione e ho tentato di far qualcosa con le mie forze e con la mia esperienza “zero”. In ogni caso white si basa sul fatto che facendolo da sola non ho il tempo di fare tanti fotogrammi e sfondi, da qui si capisce la questione dello spazio bianco.

Ti va di dirci qualcosa su Aeon?

Aeon (titolo cambiato da poco) significa “era” o “eone”, ed è un manga o fumetto in stile manga creato, colorato ed editato da me lo feci nel 2010-11 . E’ una storia basata su antichi testi realmente esistenti (vecchi di migliaia di anni) informandomi in biblioteca, librerie ed internet ho cercato in tutte le culture terrestri la presenza di testi che apportassero le stesse informazioni su dischi volanti, viaggi interstellari, strani esseri, e costruzioni gigantesche (come i testi di “enoch” o i manoscritti sui “vimana” indiani, e ancora, ma più recenti, libri giapponesi dell’epoca Edo su esseri provenienti dalle stelle) . l’uomo potrebbe avere avuto origini differenti da come ci raccontano i libri di storia. e io ho voluto raccontare questa storia alternativa ambientata in Italia. I protagonisti alcuni di voi li conoscono già, perché sono Davide e Giada di White, ma in una storia alternativa (quindi non è ne’ un sequel ne’ un prequel)

Spulciando un po’ ho scoperto che sei, o almeno sei stata, una fan, tra gli altri, di Katsuhiro Ōtomo, il papà di AKIRA (per chi non lo conoscesse). Di’ la verità, sei andata il 29 maggio scorso a vedere la proiezione al cinema per il suo 25° anniversario?

Sono TUTT’ORA fan di Katsushiro ! E per il momento è passato in testa tra i miei autori preferiti, sorpassando il mio inossidabile Masakazu Katsura. Non ho visto il film il 29. sapevo che era una rimasterizzazione completa e SO che quando rimasterizzano (‘sti assassini) non si limitano solo a rielaborare ed aggiustare scene rovinate, ma fanno degli “incollamenti” assurdi ed inguardabili col computer. Come hanno fatto con guerre stellari, con miriadi di effetti in più che non significavano un tubo ed erano visibilmente aggiunti e non “omogenei” col tipo di animazione e regia dell’epoca. Sono della filosofia che se una cosa è stata fatta con un tipo di tecnica, accostarne un’altra con così “troppa” differenza il risultato non è armonioso. Non sono contro la computer grafica! ma assemblare animazione bidimensionale e 3d è un’opera che va fatta con cautela! Dico così perché ho visto i primi 20 minuti di un “akira ” rimasterizzato, a casa di un amico… e c’era proprio una scena aggiunta “incollata” tramite pc, tanto da rimanerne colpita perché era fatta un po’ male .

gumitien

Se vi interessa saperne di più su Gumitien e sui suoi lavori, potete trovarla su youtube o sulla sua pagina Facebook.

Per finire vi lascio dicendovi che nelle prossime settimane su Komixjam ci saranno novità… siete curiosi? Allora seguiteci qui, su facebook o twitter

Commenti (7)

  1. Io postai nel forum i suoi primissimi video e anche i vari episodi di white 😀

    disegna bene, e fa veramente un bel lavoro

    1. E’ brava, c’� poco da dire XD

  2. Computer grafica nei primi 20 minuti di Akira? Ma si � fatta di droghe pesanti?
    Se non ricordo male � Katsuhiro, non Katsushiro.

    1. L’errore � un mio refuso… scusatemi;
      per quanto riguarda la questione dei 20 minuti, cos� come per l’altro tuo commento, ti dico che lei ha detto, giustamente “i primi 20 minuti di un Akira”; � importante la sua distinzione, perch� di versioni remastered negli anni ne sono state fatte diverse.
      Per ultima cosa, vi invito a non esprimervi con espressioni che possono essere intese come offensive. Grazie

      1. Nessuno ha voluto offendere. Solo, mi chiedo davvero quale Akira abbia visto, visto che non esistono assolutamente versioni re-masterizzate con inserti e scene incollate male come dice lei. Se ha visto da qualche parte un qualche effetto al pc, beh, di caleidoscopici ed effetti erano gi� stati introdotti nella prima versione e da allora la pellicola non � stata assolutamente toccata n� rimontata.
        Nei primi 20 minuti, poi! Ditemi quale scena dice, perch� proprio non riesco a capire.

      2. Ho invece il dubbio che si sia confusa con Ghost in the Shell. L� c’era una modifica alla pellicola con inserti in CG nei primi 20 minuti.

  3. O meglio, “scena aggiunta �incollata� tramite pc, tanto da rimanerne colpita perch� era fatta un po� male ”
    Ma di che parla?!

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