Visto l’addio più che “eccellente” dell’ultimo capitolo (614), vorrei oggi parlare di uno degli aspetti che ritengo più significativi e meglio sfruttati nel manga di Naruto, ovvero la morte dei protagonisti. Ho volutamente escluso dal discorso alcuni personaggi buoni (Chiyo) e tutti i cattivi per motivi di spazio ma anche perchè penso che non siano stati personaggi sufficientemente incidenti sul percorso di “filantropizzazione” protagonista (Zabuza ad esempio).
Premetto che non voglio dare un tono di oggettività, il tutto resta una mia personale opinione: Kishimoto ha sempre un obbiettivo quando decide di far morire, o resuscitare, i suoi personaggi. Ciascuno di questi episodi ha segnato nel manga delle svolte epocali o generazionali, ha segnato delle maturazioni, anche nel controverso episodio della resurrezione di massa a Konoha.
Dipartita del Terzo Hokage: questa è stata la prima, vera, inaspettata e tragica morte che si ricorda nel manga, la prima che riguarda un personaggio tra i “buoni” in quanto la morte di Zabuza, per quanto bella e coinvolgente, è trattata da un punto vi vista differente, esterno dalla prospettiva di Naruto e dei suoi compagni. La morte di Hiruzen segna la fine della sua generazione, fine che si concretizzerà come vedremo pià avanti con al morte di Danzo. Il buon Quarto Hokage dimostra che non è lui il solo pilastro che sostiene la foglia, la sua sconfitta non decide le sorti della battaglia, questo episodio è il punto chiave che ci permette di comprendere il retaggio che gli antenati della foglia tramandano ai loro successori: prima di questo momento la Volontà del Fuoco è solo accennata, da ora diventa una chiave di lettura per i comportamenti di ogni membo del villaggio, partendo dal protagonista e dalla sua voglia di preservare tutti i legami instaurati con Sasuke e coi suoi compagni ma anche e soprattutto di proteggere il “Re” di Konoha, ovvero la generazione futura. Penso che questo sia il momento in cui Naruto comincia a maturare la voglia di diventare Hokage per uno scopo che non sia la sola soddisfazione personale: il parallelo con Obito, ad esempio, da questo punto di vista è chiaramente contrastante.
Morte di Asuma: l’addio di Asuma chiarisce sopra ogni cosa la pericolosità dell’organizzazione che dà la caccia ai demoni codati e quindi a Naruto. Questo passaggio è essenziale perchè il protagonista comprenda la centralità della propria posizione nello scacchiere mondiale. Mentre la morte di Gaara non poteva incarnare questo sentimento in quanto egli era un “cattivo recuperato”, uccidere in modo così spietato e cinico uno dei grandi maestri e buoni del manga sancisce definitivamente il fatto che Naruto non è un protagonista qualunque in questo gioco delle parti. Questa morte è accompagnata da un làscito molto importante, i giovani Chunin e Jonin di Konoha da questo momento iniziano a comprendere quale sia l’oggetto del loro sacrificio, quale sia il “re” del mondo dei ninja: i giovani. In questo passaggio Naruto passa da allievo a maestro, diventa un protetto ed un protettore, è un momento fondamentale nel suo percorso di ricerca della pace iniziato con la mutua comprensione tra lui e Gaara nella prima parte del manga. Asuma tornerà come Riesumato (solo per pochi capitoli) ma non inciderà sul messaggio lasciato alla nuova generazione.
Fine di Jiraya: se prima di questo momento la pace era un utopia lontana, un ambizione infantile, da ora in avanti Naruto comincia a prendere coscienza riguardo la propria responsabilità. “Potere è dovere“, ebbene Jiraya ci lascia con questa consapevolezza. La sua morte serve al protagonista per domandarsi su quale sia il suo scopo e quali siano i suoi compiti in quanto Jinchuriki ed allievo di Jiraya, in quanto portatore della Volontà Ardente, da questo momento, come in occasione della morte di Hiruzen, Naruto eleva il suo status: da ragazzino capriccioso a ragazzo consapevole, a uomo di principi universali fino a filantropo, Naruto sente ora tutta la responsabilità del sacrificio e del disegno di Jiraya.
Addio di Itachi: in modo molto simile a quanto detto nel paragrafo precedente, questo momento coincide, ma in modo opposto, a quello in cui Naruto accoglie il suo destino. Sasuke crede di compiere il proprio destino ma le parole di Tobi lo plagiano definitivamente trasformando la morte di Itachi, la fine del suo viaggio, nell’inizio di un cammino di vendetta e privazione. Sasuke in questo momento accoglie il proprio compito di elemento disturbatore della pace, la guerra a tutti gli effetti viene scatenata proprio da lui dopo che cattura Bee. Il ritorno di Itachi come Riesumato serve a lui per dare l’addio a Sasuke, saluto mai concesso al suo fratellino: questo però non cambia lo stato delle cose, non cambia la volontà dell’erede degli Uchiha di annientare coloro che hanno annichilito il suo Clan, la morte di Itachi è e resta il fattore scatenante di questo odio che prima era concentrato tutto sulla figura del fratello genocida.
Fine di una generazione e di Danzo: la fine dell’epoca dei vecchi è cominciata con la morte di Hiruzen e si conclude con quella di Danzo. Siamo però certi che questo cerchio sia completamente chiuso? Due dei quattro consiglieri che condannarono il clan Uchiha all’estinzione sono morti, due (Koharu ed Homura) sono vivi, vegeti e ricoprono ruoli di prestigio a Konoha. Sono quasi certo che la loro partita e la loro influenza non sono finite, io credo che ricopriranno ancora un ruolo da qui alla fine del manga, ruolo che è quello di ultimi anelli della catena d’odio e vendetta.
Annientamento del Quartier generale: se vogliamo questo è il primo, vero addio a dei personaggi celebri durante la guerra (poichè Tsunade e gli altri Kage non si sa che fine hanno fatto) e Kishimoto non ci da nemmeno il tempo di salutarli a dovere, elimina ben quattro personaggi “noti” (Shikaku, Inoichi, Ao e Mabui) in un colpo solo ed in un modo molto anonimo. Penso che questo rappresenti il compimento nella profezia di Nagato, “perdere persone care come fossero spazzatura“. Naruto deve ancora metabolizzare questo lutto, che già se ne presenta un secondo con la morte di Neji.
Sacrificio di Neji: “la tua vita non appartiene solo a te“. Penso che questa frase racchiuda tutto il significato dell’estremo gesto di Neji. Naruto come reagirà? Sembra di leggere un misto di disperazione e odio nel suo volto, proprio quei sentimenti che Nagato gli ha così tragicamente preannunciato e che sono cominciati a manifestarsi solo qualche momento prima. La morte di Neji rappresenta una pietra miliare su un percorso lungo una vita, non è il sacrificio per proteggere Naruto in quanto suo amico ma la scelta di abbracciare il suo destino, con stoicità e coraggio, per proteggere il vero “Re” del mondo dei ninja, i paesi civili ed i loro bambini che potrebbero finir preda di Obito e Madara.
Per venire al titolo dell’articolo, io credo che in Naruto si muoia (in modo definitivo) per qualcosa. Le morti di Gaara e Kakashi non avevano un significato profondo, non erano inserite in un contesto fondamentale per il protagonista come lo sono invece tutte quelle elencate, la loro piena Resurrezione è stato un espediente per metterci in guardia sugli avvenimenti che stiamo leggendo in questi capitoli. Orochimaru dal canto suo non ha mai dato prova di essere mortale, la parola “morte” per lui rappresenta solo un interruzione: se ricordate durante la sua presunta dipartita contro Itachi egli si aggrappa alla vita seminando serpenti bianchi sul campo di battaglia, tanto che personalmente ho sempre pensato che sarebbe tornato in questo modo. Credo invece che se Kakashi morisse in questa guerra (cosa che ritengo più che possibile) non ci sarebbe nessuna Resurrezione così come non credo ci sarà per Neji o per Shikaku, Inoichi ed Ao, questi rappresentano danni collaterali nel tragico processo di riappacificazione del mondo. Stento a credere che Kishimoto vanificherebbe un messaggio così forte con un’operazione di “fan-servilismo” simile, anche perchè fin’ora non lo ha mai fatto.
feartear 21 Dicembre 2012 il 19:40
Tu dici:
” Kishimoto ha sempre un obbiettivo quando decide di far morire, o resuscitare, i suoi personaggi ”
Beh questo mi puzza un po’ quando penso a Neji, insomma Kishimoto lo ha fatto sopravvivere nella prima parte… solo per farlo morire di nuovo nella seconda? Non mi convince :ermm:
Ancora, mi viene da pensare che le morti di Jiraiya e poi Nagato non siano servite a nulla a migliorare la mentalit� di Naruto, anzi il nostro protagonista ne ha tratto le conclusioni tutte sbagliate:
uno che salta in guerra dicendo “devo farmi carico solo io di questa guerra, nessuno dei miei amici deve morire”, ti sembra maturo? Ti sembra uno che abbia i piedi per terra?
bluclaudino 21 Dicembre 2012 il 19:58
Neji � sopravvissuto ed � rimasto lo stesso, il fatto che noi nel frattempo abbiamo visto il mondo dei ninja nella sua globalit� (Kage, Mifune, Darui, Bee) e non nel solo provincialismo di Konoha (Lee, Neji, Kiba ecc) non sminuisce a mio avviso il valore del gesto di Neji, il suo background lo conosciamo bene e non credo ci sia bisogno che venga approfondito. Trovo che la morte di un giovane in questo modo renda tutto molto realistico. Daltronde solo i migliori sono sopravvissuti ai 3 giorni di guerra ed i giovani di Konoha sono tutti o quasi eredi dei loro rispettivi clan, non certo ninja qualunque.
La morte di Jiraya (quella di Nagato � servita a Nagato, non a Naruto, paradossalmente) fa capire a Naruto che deve agire, non COME deve farlo, questo lo sta imparando sulla sua pelle, Itachi lo aveva avvertito dicendogli che senza i suoi compagni non � nulla e lui lo capir� passo dopo passo.
Ora Naruto � l’oggetto della furia del nemico, ma � anche fulcro della tattica (che per me ha a che vedere con la reazione del Mokuton al chakra di Naruto/Kyubi) dei “nostri”, quindi va protetto da un mostro leggendario cavalcato da un ninja leggendario ed un Uchiha superpotenziato. Ora, molto pi� di prima, sono possibili diverse morti celebri, chi pi� dei compagni di Naruto possono sacrificarsi per lui e per il mondo ninja? Per questo temo (e NON spero) che Lee non se la passer� bene purtroppo :cwy:
Regola 21 Dicembre 2012 il 22:27
Da tanto tempo Kishimoto mi coinvolge per alcuni aspetti della sua narrazione e mi fa imprecare con furia per altre… ma nel complesso le dipartite dei personaggi sono sempre riuscite. D’altronde la saga di “presentazione” di Naruto � quella di Zabusa/Haku, che termina con la morte di entrambi… in tredici anni sono morti pochi personaggi a mio avviso, per� � probabile che non abbia voluto abusare di facili sentimentalismi.
Per me la pi� “bella” e toccante di tutte � quella di Jiraiya, anche il suo ultimo pensiero � in tutto e per tutto coerente al personaggio, ma anche perch� tra quelli che ci hanno lasciato era uno dei personaggi che preferivo: itachi e neji non mi hanno mai detto granch�, asuma l’ho sempre considerato come un personaggio di sfondo. La morte di sandaime invece, comunque bella (anche perch� in uno dei volumi pi� belli della serie, sandaime muore e naruto batte gaara…) � legata al suo ruolo di “Maestro”, che lascia il suo ultimo insegnamento sempre nella morte.
Questa parte della storia di kishimoto � finalmente “matura”: da diverso tempo temo infatti in una “guerra senza morti” (che quindi non sarebbe tale). Spero non si fermi qui.
Eneru 21 Dicembre 2012 il 23:13
Come ho scritto anche nella recensione, la morte di Neji non mi ha fatto n� caldo e n� freddo. Non pu� pensare Kishi che dentro di me ci sia coinvolgimento in un personaggio che da tempo immemore non si vede mai. Anche qui, ripeto la casuale frase di Naruto che dice genio a Neji…perch�? solo per far quadrare la sua morte col flashback del torneo dei jounin(pardon non so come si scrive e nemmeno se era quello il grado)? A me sembra tutto forzato, come anche il fatto che altri pi� deboli schivano i colpi delle aste di legno e non Naruto che � in modalit� eremetica, se non sbaglio? casomai � lui che salva gli altri, non il contrario.
A parte la morte del QG, le altre nulla da eccepire, morti degne e significative, ma soprattutto coerenti.
Eneru 21 Dicembre 2012 il 23:14
Scusa, non volevo rispondere al tuo commento, non sono ancora abitutato al forum e volevo rispondere per conto mio, scusa ancora :tongue:
ningen 22 Dicembre 2012 il 11:15
Mah, io torno a ribadire che secondo me tutte le morti trattate da Kishimoto fino a quella di Shikaku nello scorso capitolo, hanno avuto, come giustamente ha detto bluclaudino, un risvolto nella maturazione di qualche personaggio, basti pensare a Shikamaru con quella di Asuma ed ora Shikaku (perch� Kishimoto ci far� conoscere le sue ultime parole vero? :unsure: ).
Ora lasciando stare il fatto che Neji (come ha gi� detto Eneru e con cui concordo) sia stato troppo bistrattato dall’autore e la scena della sua morte pu� lasciare un’attimino basiti, vista la sua inutilit� dimostrata durante il resto della seconda parte, io credo che un vero senso alla sua morte si avr� solo se da questa scaturir� una maturazione per Hinata, altrimenti per me sar� solo stato un modo per eliminare un personaggio che poteva avere delle potenzialit�, ma che forse Kishimoto non voleva pi� gestire.
feartear 22 Dicembre 2012 il 19:23
Io non mi aspetterei chiss� cosa dalle ultime parole di Shikaku, saranno state “la mia strategia �… dovete fare questo, questo e questo… il punto debole del juubi �…”
Dubito che abbia avuto il tempo di salutare il figlio come si deve
Il calamaio delle idee 22 Dicembre 2012 il 18:08
Secondo me purtroppo Kishimoto ha sbagliato con le morti dei suoi personaggi… e questa cosa del significato non credo che abbia molto senso (non che non sia vera) nel contesto in cui catapulta Naruto e la nuova generazione. Ritengo che non abbia molto senso perch� tutte le altre generazioni hanno subito guerre e morti apparentemente senza significato, hanno subito un processo dell’odio reale. Nella nuova generazione invece sono state evitate quelle morte scomodi e senza senso, quelle che fanno impazzire Sasuke (tanto che anche Sasuke rinsavisce dopo la resurrezione di Itachi per compiere il suo scopo}.
Gaara torna in vita… la morte dell nuovo kage della sabbia avrebbe fatto altrerare non poco i suoi abitanti, dato che erano guidati da un fantoccio prima, e sarebbero rimasti ancora senza leader.
Poi gli torna in vita Kakashi… la morte in Naruto non viene affrontata per niente attraverso il clima realistico predisposto. La morte casuale o la morte per senza spiegazioni che ti porta alla negazione di tutto viene data solo ai villain, mentre i nostri amici hanno la possibilit� sempre di riaffrontare la morte e confrontarsi con essa.
Stessa cosa accade con i genitori di Naruto… ovviamente non resuscitano ma li incontra… ma per favore…
feartear 22 Dicembre 2012 il 19:27
Beh le cose potrebbero cambiare: visto che Neji � morto proprio davanti agli occhi di Naruto, una reazione seria da parte di quest’ultimo � inevitabile.
Spero solo che Naruto non implori Madara od Obito di resuscitare Neji col rinnegan :sick:
Kuriel 22 Dicembre 2012 il 20:05
Forse proprio come dici tu, i villain sono diventati tali perch� hanno avuto delle morti scomode, improvvise ecc. basti pensare a nagato, che senza le morti dei suoi genitori e del suo amico non sarebbe diventato quello che �. A me sembra abbastanza logico. Se iruka fosse morto qualche giorno dopo che naruto iniziasse a considerarlo un padre, anche lui sarebbe diventato un villain. Gaara stesso diventa un villain quando uccide l’unica persona che lui amava e che a lui sembrava l’amasse. Perci� prima di spalare merda bisognerebbe analizzare bene le cose, visto che continui a parlare sempre male di naruto, qualsiasi cosa accada.
Intanto ammirate il grande one piece, dove un uomo acquila che porta in cielo una bomba in grado di distruggere una citt�, sopravvive. Quello si che � realistico.
ningen 22 Dicembre 2012 il 20:35
Parli di spalare merda… E poi spali merda su Op… Ma almeno la coerenza :pinch:
Ma poi cosa c’entra con quanto detto da il calamaio delle idee (a cui tral’altro da quel che ho capito piace Bleach non Op)?
Davvero certe volte rimango basito da certi dispensatori di pillole di saggezza :getlost:
Ah, aquila si scrive senza C :whistle:
Kuriel 22 Dicembre 2012 il 21:54
Il paragone era con one piece che viene idolatrato da tutti senza motivo ed inoltre io non spalo merda ma dico verit� affermate da dati di fatto.
Tu ad esempio sei uno che spali merda visto che su un topic creato da te riguardante tobi-obito hai detto una marea di cazzate sulle resurrezioni (non sapevi nemmeno quello che dicevi secondo me) senza nemmeno poi avere le palle di dire: s� � vero, avete ragione, ho detto cazzate; per cui starei pi� zitto che altro se fossi in te 😉
bluclaudino 22 Dicembre 2012 il 21:57
Moderiamo i toni Kuriel. Si pu� (e si DEVE) commentare senza usare termini insultanti o insinuanti. Grazie.
Kuriel 22 Dicembre 2012 il 22:26
Il mio era un consiglio nei suoi confronti 😉 come d’altro canto lui mi corregge sull’ortografia ma senza consigliarmi niente ma prendendomi in giro.
CorNix 23 Dicembre 2012 il 11:09
Sarebbe meglio non continuare una diatriba OT, da ambedue le parti.
ningen 23 Dicembre 2012 il 10:43
Hahahahahahahaha che ridere leggere questo tipo di commenti, con i soliti insulti gratuiti e personali. Tutto per non accettare le opinioni altrui.
Che siano cazzate quello che ho scritto in quel topic (che tral’altro mi pento di aver scritto visto tutto quello che ne � scaturito dopo), lo dici tu, ma siccome non sei Dio in terra la tua opinione non � verit� assoluta (renditene conto), e con quel topic cercavo solo un confronto, senza brandire nessuna certezza, ma facendo la mia personale analisi su Obito (non condivisa da molti � certo, ma non credo di aver insultato nessuno come stai facendo tu ora, e come qualche altro ha fatto a suo tempo).
Ora vedo che ancora fai le gare fra quale manga � meglio tra Naruto ed Op, in un’articolo che parla di Naruto e in cui non c’� bisogno di tirare in ballo Op, ma si sa che per rispondere a chi spala merda su qualcosa, si risponde spalando merda su qualcos’altro (che tral’altro non c’entra nulla, ne con l’articolo ne con il calamaio delle idee, come avrai ben capito).
Vabb� credo di aver capito che tipo di persona sei, motivo per cui le mie discussioni con te si concludono qui.
Kuriel 23 Dicembre 2012 il 14:08
In quel topic hai scritto delle cose senza valutare i dati di fatto, ergo cazzate 😉 mi spiace che tu ti spazientisca cos� rapidamente ma come tu dici che bisogna accettare le opinioni altrui, devi anche capire che ci sono persone che parlano in modo diretto. Il mio era un consiglio, non ci vedi insulti ma un solo consiglio alla fine. Non mi sembra di averti mandato a cagare 😉
ningen 23 Dicembre 2012 il 14:54
Vabb� lasciamo stare, vedo che te ne sbatti degli ammonimenti di bluclaudino.
Guarda ti faccio contento, io dico solo cazzate, basta che non ti metti a piangere.
Il calamaio delle idee 23 Dicembre 2012 il 20:09
Kuriel… io ritengo Naruto un’opera iniziata benissimo con le migliori intenzioni. Insomma sembrava un’opera diversa dalle altre, che trattava il mondo da un punto di vista ninja con regole di onore da rispettare, strategie e intrighi. Era un manga che � partito con dei presupposti realistici, dinamiche verosimili e personaggi affascinanti. La possibilit� di perdere i propri cari e i propri affetti influenzava i personaggi in maniera molto verosimile ALL’INIZIO del manga. Portava a diverse reazioni interessanti, soprattutto in un mondo dove la morte � cosa di tutti i giorni.
La resurrezione di Orochimaru era perfetta, quello che sei stato nella vita non poteva essere cambiato, i corpi resuscitati erano delle marionette dotate di tecnica, corazze senza per� l’anima.
A parte quello che piace a me (Bleach tra i tre mi piace, ma i capolavori sono ben altri, di certo questi tre manga non si avvicineranno mai a niente che pu� vantare il nome di opera d’arte, il fatto che facciano vendite mostruose fa capire come siano opere commerciali di successo, piacciono ad una massa enorme di persone, vendono un sacco, ma ci� non � indice di qualit�, anzi molte volte il contrario, vedi il fenomeno grande fratello…), One Piece ha tantissimi difetti, ma la questione delle morti mantiene coerenza dall’inizio del manga. Oda non ammazza nessuno e non ha mai dato la stessa importanza alla morte di Naruto. Le due cose non si possono nemmeno lontanamente paragonare tra di loro. Personalmente apprezzo la scelta di Kishimoto di dare importanza alla morte come evento che intacca le reazioni e le evoluzioni dei personaggi, un’idea molto interessante se fosse stato coerente e non avesse riportato in vita tutti i personaggi parte della vita di Naruto. Abbiamo non solo Gaara e Kakashi, ma pure i genitori sono riusciti a contattare Naruto anche essendo morti da anni… � una cosa molto incoerente a mio parere, che va fuori dai canoni del manga molto costruito e poco naturale, e quindi � difficile non odiare il personaggio di Naruto secondo me date queste premesse. Se aggiungi anche che � arrogante e pretenzioso, non molto perspicace ed empatico, ed il manga gira attorno alle sue vicende, capirai perch� i miei commenti sono sempre negativi. Vuoi un commento positivo? I disegni sono fatti bene per essere un settimanale, belle inquadrature e proporzioni. Basta. Non vedo altro di buono negli ultimi capitoli…
Kuriel 23 Dicembre 2012 il 20:44
Naruto � un opera “buonista”. Se Kishimoto avesse ucciso troppa gente a “caso” che stava a cuore a naruto, non si arriverebbe mai a un lieto fine.Naruto sarebbe presto diventato un cattivo anche lui. Non rappresenta la realt� del mondo odierno, come tutti i shonen del resto. E’ un manga per ragazzi, basato su valori come l’amore e l’amicizia. Rispetto comunque il tuo parere.
Ningen io non faccio la spia alla maestra (che sarebbe in questo caso bluclaudino) se non riesco a difendermi da solo. Perci� fai quello che vuoi, a me non interessa 😉
Kuriel 23 Dicembre 2012 il 21:04
Vorrei vedere anche a voi se vi uccidessero tutti i cari da un momento all’altro cosa fareste, perdereste la testa, diventereste villain. Sopratutto se succede a 12 anni.
Non avrebbe senso con il messaggio di speranza che vuole dare Naruto.
ningen 23 Dicembre 2012 il 21:09
Ma io sono appena uscito dall’asilo… Ti prego insegnami tu a difendermi da solo… Insegnami ad offendere la gente, come sai fare benissimo tu :whistle:
Mi hai aperto un mondo, da oggi per me sarai Kuriel-senpai :silly:
Cos’altro mi devi insegnare? Che Naruto � er meglio e che Op fa schifo? Dai aspetto altri tuoi infallibili e saggi consigli, condividili con noi su, non te li tenere tutti per te, fai contento un bambino dell’asilo, siamo a Natale…
Kuriel 23 Dicembre 2012 il 21:35
Si vede che ti sei perso il perch� ho usato one piece come metro di paragone 😉 ma se proprio ci tieni s�, one piece � lammerda ma non in confronto a naruto, ma perch� non ha senso. contento?
ningen 23 Dicembre 2012 il 21:46
Aspetta che prendo carta e penna che me lo appunto :w00t:
Intanto dammi qualche altro consiglio, Kuriel-senpai non mi vorrai gi� abbandonare :cwy: Senza di te cosa faccio? :cwy:
Kuriel 24 Dicembre 2012 il 00:12
Ahahaha 🙂 adesso mi sembri anche simpatico 😉
bluclaudino 24 Dicembre 2012 il 03:07
Il prossimo che risponde “a tono” sar� segnalato a chi di dovere. Finitela di punzecchiarvi, per favore.
CorNix 23 Dicembre 2012 il 11:02
Ho sempre pensato anch’io che le morti dei personaggi “buoni” avessero un perch� e servissero al proseguimento della trama ed al cambiamento dei personaggi, non sono messe a caso per rimuoverne qualcuno. Anche per quanto riguarda la morte di Neji, come avevo scritto sull’articolo di Ciampax penso che sar� funzionale alle reazioni di Hinata e Naruto, qualunque esse siano, anche se per ora non c’� stato mostrato niente a parte le lacrime, si vedr� nel prossimo capitolo… Inoltre, il fatto che i personaggi “buoni” di tanto in tanto muoiano anch’essi, mi d� un’idea di realismo in quanto nella vita reale si muore e dopo gli ultimi 2 capitoli non mi sento pi� tanto tranquillo, perch� so che anche un personaggio come Kakashi potrebbe lasciarci da un giorno all’altro; anche se si tratta di un’opera di fantasia la mia impressione � che Kishimoto abbia cercato di essere pi� realistico possibile su un tema come la morte, senza abusarne ma neanche togliendola del tutto o rendendola solo un incidente di percorso rimediabile come in DB :angel: (sulla resurrezione fatta da Nagato ho sempre detto che non l’ho trovata affatto paragonabile alle sfere del drago).
feartear 23 Dicembre 2012 il 19:15
” Ho sempre pensato anch�io che le morti dei personaggi �buoni� avessero un perch� e servissero al proseguimento della trama ed al cambiamento dei personaggi ”
Con la sola eccezione di Konan, con la sola eccezione dei lettori la sua morte non ha lasciato nessun segno (soprattutto perch� nessuno sa ancora che � morta :ninja: )
CorNix 23 Dicembre 2012 il 21:09
Ma Konan non era “buona” (o meglio, lo � diventato solo alla fine).
kant 24 Dicembre 2012 il 13:12
concordo con quasi tutti quello scritto, soffermarsi su qualche punto o virgola non avrebbe senso,
piuttosto non riesco a capire tutta questa tragedia per la morte di neji, prima tutti a dire non muore nessuno, ora neji non doveva morire era meglio chiss� cosa,
alla fine leggendo queste cose, la sola idea che viene in mente � che bisogna scrivere male di un’opera a qualsiasi costo