Wolverine Noir, consigliato da Komixjam

di bila 3

Come avrete capito dal titolo, la nostra passeggiata all’interno del mondo noir non è finita. Sinceramente ero abbastanza indeciso su quale fosse il giusto titolo da presentarvi in questo appuntamento, la scorsa settimana vi ho presentato Spiderman Noir e, per più di qualche giorno, nella mia mente c’era l’idea di proporvi la visione dell’altra graphic novel della saga noir dedicata all’uomo ragno; tuttavia ho pensato che rimanere legati al tessitele newyorkese sarebbe stato “politicamente scorretto” per tutti quelli che non hanno un ottimo rapporto con il personaggio in generale (nonostante sia in una chiave diversa, rimane pur sempre Spiderman), quindi meglio virare su altri lidi…altri eroi o anti-eroi, se volete, che catturano l’ammirazione di molti; ecco perché, quest’oggi, vi parlerò della versione Noir  del mutante canadese più conosciuto, vi presento dunque “Wolverine Noir”.

L’albo in questione (ovviamente prodotto dalla Marvel) segue il filone iniziato con Spiderman (di cui abbiamo parlato qui) e ci propone un altro eroe dell’universo marvel in toni “scuri”. Pubblicato in Italia nell’aprile del 2010 (da Panini Comics al prezzo di 12.00 €) Wolverine Noir (104 pp) ci mostra un Logan molto distante da quello a cui siamo abituati, ma non abbastanza da snaturarne l’indole, e quei tratti a cui i fan di tutto il mondo sono affezionati.

Trama

New York  fine anni’30 (esattamente 1937), per gli Stati Uniti uno dei periodi più bui dello scorso secolo, non poteva essere migliore lo sfondo della storia del nostro caro Logan. In questo “universo”, Logan (che qui si chiama Jim), è il “co-proprietario” di un’agenzia investigativa privata chiamata: LOGAN & LOGAN, in cui Jim lavora con suo fratello Dog. Un giorno come tanti, un altro caso, almeno in apparenza. In realtà l’affascinante e misteriosa Mariko Yashida offrirà a Logan (il nostro per intenderci) un lavoro che lo porterà fuori dagli schemi dei suoi business quotidiani. Il passato oscuro dell’investigatore tornerà prepotentemente a galla e…basta così, lascio a voi il piacere di scoprirlo.

PRO & CONTRO

PRO

Disegni: C.P. Smith ( disegnatore di casa Marvel) realizza un buon lavoro sulla graphic novel in questione; le tinte molto scure dell’universo noir sono una sorta di cartina tornasole per i disegnatori marvel, infatti nel caso di lavori non all’altezza il risultato sarebbe esaltato dalle tinte cupe del fumetto, mentre, al contrario, un disegno che riesca ad affascinare “bucando” il velo di ombre dell’ambientazione risulterebbe vincente. Nel caso di Smith non siamo sul lato “scomodo” della cartina, ne’ possiamo additare Wolverine noir come il  miglior “noir” di casa marvel, tuttavia il lavoro, a tratti, ci dona davvero delle buone “sensazioni”. I disegni dei personaggi ripagano le aspettative del lettore, e sono cruenti al punto giusto, ma senza esagerare, evitando così di finire nel “trash” o nello “splatter”.

Personaggi: il cast è accettabile, certo non abbiamo “mille personaggi”, ma quelli ci sono, si incastrano magistralmente con il copione scritto da Stuart Moore. Avrete la possibilità di vedere un Sabretooth anomalo, sarà molto più Victor Creed di quanto ci si possa immaginare; avrete poi Mariko Yashida (storico amore di Wolverine) nelle vesti della Femme Fatale che porterà Logan al limite. Per finire abbiamo lui, Logan un uomo afflitto da tremendi sensi di colpa, che solo l’alcool sembra attenuare. Un personaggio magistralmente inserito in questo Noir marveliano.

Copertine: in Italia la pubblicazione è su un solo volume, ma avrete la possibilità, sfogliando il volume di osservare le copertine originali, delle opere davvero interessanti…è un peccato non aver avuto in Italia la pubblicazione su più volumi, ma solo questi piccoli “omnibus” (la stessa cosa vale per tutti gli altri pezzi della serie).

Storia: La storia è molto interessante, soprattutto la rivisitazione della nascita di Wolverine, della sua visione della vita e dei suoi sensi di colpa. Una storia che prende un po’ di sorpresa perché, abituati come siamo all’artigliato canadese, non ci aspettiamo certo di trovarlo a fare il detective privato (anche se “les Phisique du role” da detective un po’ lo ha sempre avuto); invece Stuart Moore crea un’ottima tela in cui ridipingere l’immagine di Logan. Il finale sarà poi la giusta conclusione dell’opera, mettendo la parola fine nel modi più appropriato.

CONTRO

Velocità di narrazione: con questa voce voglio sottolineare il grosso problema dovuto alla lunghezza del volume. 104 pagine non sono, a mio parere, sufficienti a descrivere perfettamente la complessità di una storia come quella scritta da Stuart Moore; il lettore se ne accorgerà presto quando incontrerà i primi “balzi” in avanti del nostro eroe. Sono troppe le cose date per scontate, troppe le immagini non mostrate al lettore che si sentirà un po’ deluso da queste carenze. Purtroppo per noi, e per gli stessi autori, le case editrici hanno delle idee intransigenti a riguardo, danno un numero di pagine e quello deve essere, per tutti, così spesso ci si ritrova a dover tagliare tavole stupende a favore di pezzi più “significativi” dal punto di vista della storia…del “totale”.

Pro: Disegni – Personaggi – Copertine – Storia

Contro: Velocità di narrazione

Segni particolari:

Ci tengo a dirvi che questo fumetto, per il sottoscritto, è stato meno “appetitoso” di Spiderman Noir, o di altri esponenti della serie, ciò nonostante ho apprezzato la storia e il personaggio, peccato davvero dover accontentarsi di un solo volume…avrebbe meritato più spazio.

Non so cosa cerchiate voi in un fumetto, non so se vi piacciano i Noir o se semplicemente siete lettori Marvel…so solo che questa graphic novel è adatta a tutti gli amanti dei Noir, non dispiacerà ai lettori Marvel e, difficilmente, deluderà i fan di Wolverine (almeno non quelli con la mentalità aperta).

 [ Fonte | Panini comics ]

Commenti (3)

  1. Logan in questa saga �… unico! La storia sulle sue origini poi � a dir poco stupenda, riesce a cambiare totalmente un personaggio, pur lasciandolo inalterato negli aspetti pi� importanti :ninja:
    I colpi di scena che si vedono in questa storia poi sono azzeccatissimi per una detective story.
    Ho apprezzato QUASI pi� Wolverine noir di Spider-man noir.
    Leggendo questo articolo per� ho ripensato al mio commento su Spider-man noir e non ho potuto fare a meno di sorridere 😆 :cheerful: :w00t:

  2. Ce l’ho li da parecchio insieme a X-men noir, Spiderman noir 1 e 2 e un altro noir che non ricordo…dovr� leggerli prima o poi

  3. @ 6� Hokage: leggili e non te ne pentirai 🙂
    @ Fabrytom89: avrei sorriso anch’io 😀 proporre una cosa in un commento e poi trovarne la recensione nell’articolo successivo � una cosa di sicuro piacevole 🙂 Cmq io l’ho sempre detto nei miei articoli che ci tengo ai vostri commenti e che saranno di sicuro prese in considerazioni idee che proponete voi. In fondo Komixjam � anche questo, staff e utenti sono una grossa famiglia 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>