Siamo davanti all’ennesima invenzione pensata dopo il disastro nucleare di Fukushima. “Il piatto Geiger”, è un prototipo che presto o tardi potrebbe entrare a far parte della nostra vita quotidiana. Dopo il disastro nucleare giapponese, gli ordini per i contatori Geiger hanno avuto un picco. Questi misuratori di radiazioni sono andati a ruba anche qui da noi. Un giovane designer tedesco ha avuto la brillante idea di ideare un piatto che ci aiutasse a misurare il livello di radiazioni contenuto nel cibo che mangiamo. Ecco che è nato quindi il “piatto Geiger”, misto perfetto tra funzionalità e stile. Il funzionamento del “Fukushima Plate” è molto semplice. Il piatto, grazie a dei cerchi concentrici OLED(Organic Light Emitting Diode, lo stesso materiale dei display “flessibili”) e a un misuratore Geiger posto sul fondo, riesce a misurare le radiazioni emesse dal cibo e anche il loro “livello di pericolosità”. Un cerchio bianco avverte chi sta utilizzando il piatto che c’è un livello di radiazioni molto basso. Il cerchio rosso invece avvisa chi sta per mangiare quel cibo, che lo stesso è altamente contaminato e sarebbe preferibile non mangiare. Alla presentazione del Fukushima Plate, l’autore dell’invenzione, ha servito cibi tipicamente giapponesi come il tofu e il sushi. Che volesse ironizzare sulla questione nucleare in giappone?…io credo di si! L’autore del piatto ha voluto lanciare un messaggio al governo giapponese e alla scarsa elargizione di informazioni sul nucleare che lascia il resto del mondo sempre all’oscuro.
L’artista tedesco, Nils Ferber, nel suo sito internet scrive: “in una società che sacrifica al profitto la ragione, la sicurezza diventa un lusso per chi può permetterselo”. La caratteristica che rende più appetibile all’acquisto questo “piatto” è il poter programmare il livello limite di radiazioni. “Da un punto di vista politico” – spiega l’artista – “l’opzione per impostare il valore limite di radiazioni da sé si riferisce al fatto che la gente percepisce il rischio e la gravità delle radiazioni in modo molto differente, così come come i governi alterano i limiti dei valori ufficiali in circostanze particolari”. Non si può dare torto all’artista, visto che propri negli scorsi giorni la TEPCO, società responsabile della centrale nucleare di Fukushima, ha diffuso la notizia che i limiti di radiazioni nelle acque di Fukushima sono da 100 a 1000 volte superiori ai normali livelli dell’Oceano Pacifico. Un giorno questo piatto potrebbe diventare di uso comune. Ciò significherebbe vivere sotto la costante minaccia delle radiazioni. Spero di non vedere mai un mondo così, ma forse è troppo tardi.
[fonte – Mainfatti.it]
Nicol� 16 Maggio 2011 il 17:57
Ah Ah! Grande il tipo… Speriamo che da “cazzata del giorno” non diventi mai oggetto di uso quotidiano…
Cmq altro che ironia, usare cibi giapponesi � stata una vera e propria critica!