Lo strano caso del Gundam arancione

di shikaku 4

Ormai è diventata quasi una barzelleta da cui nemmeno io posso esimermi dal parlarvi. Avete presente tutti quegli stereotipi che si sentono in giro sui cinesi che copiano, sui cinesi che che censurano? Bene, questa volte dobbiamo confermarli tutti in questa vicenda abbastanza assurda.

Ad inizio dicembre alcuni siti hanno iniziato a riportare le immagini della costruzione che potete vedere in foto: un robot alto 15 metri circa di un bruttissimo colore arancione. Anche se sembra ripescato dal fondo del mare completamente arrugginito pure un cieco si accorgerebbe di una certa somiglianza di questo modello con i mecha della serie Gundam, anzi per la precisione ricorda molto un Gundam particolare avvistato invece a Tokyo. Circa un anno e mezzo fa, infatti, per celebrare i 30 anni della serie venne costruito a Tokyo un modello di Gundam alto 18 metri e addirittura “funzionante”. L’enorme riproduzione dopo il periodo di esposizione nella capitale giapponese è risorto a Shizuoka dove sarà possibile ammirarlo ancora per un po’ (10 gennaio 2011). Il collega della foto è invece stato costruito in Cina nel parco divertimenti Chengdu Guosetianxiang nella provincia del Sichuan. La statua avrebbe poi dovuto essere ricoperta di luci e divenire così una sorta di attrazione natalizia. Il raffronto fra i due modelli è abbastanza impietoso visto che quello cinese oltre ad essere più basso sembra aver avuto come capo-progetto Giovanni Muciaccia e la sua carta e colla vinilica, ma ciò che maggiormente conta è che nonostante tutto è riuscito ad attirare l’attenzione di alcune persone che hanno scattato varie foto diffuse poi tramite internet. L’eco che ne è scaturito ha raggiunto anche il Giappone dove la Fuji News Network ha dedicato un servizio al giallognolo plagio cinese.

Tutta questa attenzione però non deve aver fatto piacere alle autorità del parco che pressati dai giornalisti hanno tenuto a precisare che quello non somiglia affatto a un Gundam e che si tratta invece di un progetto originale. La pressione mediatica si sarà fatta comunque sentire visto che non molti giorni dopo la statua è stata rimossa probabilmente per evitare complicazioni; molto più interessante è stata però la strategia mediatica successiva alla rimozione. In modo molto grottesco, infatti, i giornalisti che sono andati a chiedere spiegazioni di tutta la vicenda si sono trovati di fronte a un muro di negazione dell’accaduto che ha del paradossale. Gli addetti ai lavori sembrano infatti aver adottato la linea di negare nel modo più assoluto persino che una statua di 15 metri si sia anche solo vista nel parco. Fra qualche anno magari la storia del Gundam giallo potrà fare compagnia a quella del mostro di Lochness fra gente che ne nega l’esistenza e gente che afferma di averne scattato le foto, ma per quanto ci riguarda credo sia tutto. Alla prossima.

Commenti (4)

  1. Hahahahahah non si smentiscono mai questi cinesi, sembra davvero fatto di cartapesta e colla vinilica poi stu robbottone. Incredibile poi come abbiano negato anche, il fatto che il rottone sia esistito… veramente assurdo.

  2. Bwahahahahahahaahahah! X”’D

  3. Ahahahahahahahah, oltre il ridicolo!!!

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