Domenica della scorsa settimana la Sunrise ha annunciato in occasione del Code Geass 10th Anniversary che il franchise vedrà la produzione di un nuovo progetto oltre che di una serie di lungometraggi d’animazione in tre parti.
Il titolo del sequel sarà Code Geass: Fukkatsu no Lelouch (Code Geass: Lelouch della Resurrezione) e non è stato ancora annunciato in quale formato sarà distribuito. La storia è ambientata alcuni anni dopo il piano Zero Requiem di Lelouch. L’evento di sabato ha visto la proiezione di un teaser trailer promozionale con Kallen, Jeremiah, Suzaku Kururugi e altri personaggi. Lo staff ha anche dichiarato che Lelouch, quello della serie animata, e non un Lelouch di un universo alternativo o un clone, farà parte del nuovo progetto.
La serie di film in tre parti riassumerà tutti e cinquanta gli episodi originali delle serie televisive d’animazione di Code Geass: Lelouch of the Rebellion e Code Geass: Lelouch of the Rebellion R2. I membri del cast stanno doppiando i film che includeranno alcune nuove scene. Il primo della trilogia uscirà in Giappone nel 2017.
La serie televisiva d’animazione di Code Geass: Lelouch of the Rebellion ha fatto il suo debutto in Giappone nel 2006, mentre il suo sequel, Code Geass: Lelouch of the Rebellion R2 è uscito nel 2008. Tra il 2009 e il 2010 la Dynit ha pubblicato in Italia entrambe le serie, che sono anche state trasmesse anche sul canale digitale terrestre Rai 4, dal 24 Settembre del 2009 al 12 Agosto del 2010, il giovedì, nell’Anime Thursday, con orario d’inizio variabile. Dal Giugno del 2015, la serie completa è stata resa disponibile sul canale di streaming gratuito VVVVID mentre dal 1 Ottobre 2016 la serie è visibile anche sulla piattaforma Netflix Italia.
Dalla serie è stato tratto anche un OAV spinoff della serie animata, ambientato tra le due serie e intitolato Code Geass: Akito the Exiled. Il primo episodio ha fatto il suo debutto in Giappone in una versione cinematografica nel 2012, mentre il quinto e ultimo episodio è uscito nei cinema giapponesi il 6 Febbraio di quest’anno.
[ Fonte | ANN ]
[ Fonte | Wikipedia ]